“La freccia è l’intenzione che si proietta nello spazio. Una volta che è stata scoccata, non c’è più nulla che l’arciere possa fare, tranne osservarne la traiettoria in direzione del bersaglio”.
(Paulo Coelho)
La freccia è imprescindibile dall’atto del tirare con l’arco; essa è strumento e fine allo stesso tempo. Ogni parte della pratica di questo sport inizia con l’incocco della freccia e finisce con il rilascio della stessa. Ma com’è realmente composto questo importantissimo elemento? Quali sono i materiali migliori e quali caratteristiche meglio si adattano al nostro stile di tiro?
Vediamo insieme le varie parti delle frecce utilizzate nel tiro sportivo.
Iniziamo con il dire che la freccia è composta di quattro parti essenziali: l’asta, la punta, le penne e la cocca. Ognuno di questi elementi può avere varie forme ed essere costruito con materiali e tecniche differenti. Ma perché alcuni arcieri preferiscono una combinazione piuttosto che un’altra?
Molto dipende dalle preferenze dell’arciere, dalle sue esigenze tecniche e dal tipo di tiro che deve affrontare. Distanze e condizioni differenti, infatti, richiedono materiali e caratteristiche diverse per le nostre adorate frecce. C’è poi quell’imprescindibile impulso estetico che accompagna quasi ogni arciere e che lo spinge verso una scelta, che può riguardare il colore delle penne, la forma o altro.
Analizziamo, punto per punto, tutti i componenti della freccia e quali sono gli elementi che li caratterizzano.
Asta
È l’elemento portante della freccia. La sua lunghezza dipende dall’allungo dell’arciere, in altre parole l’estensione delle braccia nella posizione di massima trazione della corda.
Un parametro fondamentale nella scelta dell’asta più corretta è la flessibilità il cui valore (detto “spine”), è in rapporto all’allungo e alla potenza dell’arco. Interviene inoltre nella scelta del tipo di asta e del suo “spine” il materiale di cui è costituita, che può essere: alluminio, carbonio o un composito dei due. Nelle versioni economiche, destinate ai principianti, si può usare la vetroresina e negli archi storici il legno.
A supporto della scelta dell’asta migliore e dei materiali sopra descritti esistono apposite tabelle. Due aspetti che influiscono sulla scelta dei materiali sono la distanza di tiro e se il tiro viene effettuato all’esterno o all’interno. In genere si preferisce il carbonio o un composto di carbonio e alluminio per le distanze maggiori, dove sono importanti il fattore leggerezza e la minore sensibilità alle condizioni metereologiche (soprattutto il vento).
Periodicamente è necessario ricalcolare i fattori che determinano la scelta dello “spine” dell’asta, in base all’incremento della potenza dell’arco e al miglioramento della tecnica di tiro.
È possibile gestire tali variazioni, entro certi limiti, cambiando la lunghezza dell’asta o la pesantezza della punta impiegata. Quando ciò non è possibile, sarà necessario cambiare le aste con altre dalla flessibilità corretta.
Nei prossimi articoli approfondiremo gli altri elementi quali punta, penne e cocca.