Prima di parlare della Federazione Italiana di Tiro con l’Arco è doveroso fare un piccolo riassunto, per chi non la conoscesse, della storia del tiro con l’arco e come si è sviluppato nel nostro paese l’interesse per questa disciplina sportiva.
Il tiro con l’arco ha origini veramente antichissime; non si sa per certo quando effettivamente siano stati creati i primi archi (a tal proposito su Internet si possono trovare molte informazioni con date diverse tra loro), le prime raffigurazioni dell’arco però risalgono al Paleolitico superiore nella grotta di Altamira in Spagna.
Nella storia infatti si hanno prove dell’utilizzo dell’arco sia come mezzo di combattimento che di caccia; basti pensare che nel Medioevo l’arco ebbe un ruolo fondamentale per la vittoria degli inglesi contro le armate francesi.
IL TIRO CON L’ARCO COME PRATICA SPORTIVA
Il tiro con l’arco divenne una pratica sportiva agonistica nel 1781 con la creazione della “Royal Toxopholite Society” che organizzò le prime gare; solo alla vigilia della Prima guerra mondiale si ebbe la prima competizione internazionale che si svolse in Francia.
Questa disciplina sportiva ebbe il suo pieno sviluppo negli anni Venti tanto da portare alla costituzione della Fédération Internationale de Tir à l’Arc (FITA) che vide la luce a Bruxelles nel 1931 con l’adesione di 8 Paesi.
Il tiro con l’arco arrivò in Italia intorno agli anni Cinquanta per opera di alcuni appassionati di Treviso, Gorizia, Milano, Bergamo e Roma. Fu proprio grazie alla collaborazione delle compagnie nate in queste città che, il 17 dicembre 1961, ebbe vita la Federazione Italiana di Tiro con l’Arco (FITARCO); a presiederla fu designato Massimiliano Malacrida, uno dei suoi maggiori sostenitori. Nello stesso anno la Federazione ottiene l’affiliazione alla FITA.
Da quel momento la FITARCO iniziò la promozione e l’organizzazione delle competizioni arcieristiche e nel 1962 venne disputato a Milano il primo campionato italiano. All’inizio le competizioni si svolgevano con la formula della singola gara, senza tener conto delle prestazioni di tutta la stagione, ma nel 1964 venne adottato un sistema di classifica basato anche sui risultati ottenuti. Oggi il Campionato si disputa secondo i regolamenti della FITA.
I TRAGUARDI AGONISTICI
Uno dei traguardi più significativi per il tiro con l’arco in Italia si ha senza dubbio nel 1965, quando finalmente l’Italia riuscì a portare i propri atleti alla sua prima partecipazione ai Campionati del Mondo tenutisi in Svezia.
Il primo risultato agonistico di rilievo però si ha nel 1966 con la vittoria di Luigi Fiocchi nella Coppa Europa.
Solo due anni dopo l’elezione come presidente di Francesco Gnecchi Rusconi, che diventerà successivamente presidente della FITA, nel 1971 la Federazione venne ammessa dal CONI come “sport riconosciuto”; nel 1972 l’Italia riuscì a partecipare nuovamente alle Olimpiadi dopo molti anni di assenza (il tiro con l’arco, infatti, fu presente anche alle Olimpiadi del 1900, 1904, 1908 e 1920 ma dopo fu escluso dai giochi in quanto non aveva un regolamento ufficiale).
Da quel momento i premi portati a casa sono stati veramente innumerevoli: nel ’72 ci fu il terzo posto di Ida Da Poian nel mondiale di tiro di campagna, nel ’74 la medaglia di bronzo agli Europei di Zagabria (squadra composta da Ferrari, Massazza e Spigarelli), la medaglia di bronzo “mondiale” e quella d’oro “europea” di Ida Da Poian e l’argento “europeo” nel tiro di campagna vinto da Giancarlo Ferrari e, sempre nel 1974 il primo record del mondo a squadre ottenuto dalla Nazionale composta da Spigarelli, Belocchi e Ferrari.
La Federazione Italiana di Tiro con l’Arco viene inizialmente ammessa nel CONI come “aderente” nel 1973; solo nel 1978 la FITARCO diviene Federazione a tutti gli effetti nell’ambito del Comitato Olimpico Nazionale Italiano.
Da quel giorno le vittorie in ambito internazionale furono sempre più corpose e dagli anni ’90 l’Italia divenne una delle nazioni leader nelle varie specialità arcieristiche.
Inizialmente la FITARCO aveva sede a Milano ma, con la presidenza di Ignazio Bellini, nel 1985 venne trasferita a Roma con conseguenti cambi strutturali e culturali. Fu però con la presidenza di Gino Mattielli che venne costruita la prima struttura professionale come sede federale.
LE CLASSI E LE DISCIPLINE DELLA FITARCO
La FITARCO ripartisce la pratica sportiva del tiro con l’arco in base al tipo di arco utilizzato, viene quindi suddivisa in: arco nudo, arco olimpico, arco compound. Nelle gare di campagna troviamo anche l’arco longbow e l’arco istintivo.
Gli atleti vengono divisi in classi in base all’età:
– Pulcini fino al compimento dei 9 anni;
– Giovanissimi fino alla fine dell’anno solare dell’anno in cui l’atleta compie 12 anni;
– Ragazzi fino alla fine dell’anno solare dell’anno in cui l’atleta compie 14 anni;
– Allievi fino alla fine dell’anno solare dell’anno in cui l’atleta compie 17 anni;
– Juniores fino alla fine dell’anno solare dell’anno in cui l’atleta compie 21 anni;
– Seniores fino alla fine dell’anno solare dell’anno in cui l’atleta compie 49 anni;
– Master dal primo gennaio dell’anno in cui l’atleta compie 50 anni.
Nelle competizioni internazionali e nazionali gli atleti gareggiano sia per il titolo individuale sia per il titolo a squadre, composte da 3 atleti per la squadra maschile o femminile e due per la squadra mista (un atleta maschile e uno femminile della stessa divisione).
Alle Olimpiadi invece partecipano solo atleti appartenenti alla divisione Arco Olimpico; ogni nazione viene rappresentata da 3 atleti maschili e 3 femminili che gareggiano sia nella competizione a squadre che in quella individuale. Alle Paralimpiadi sono invece previsti nel programma sia l’Arco Olimpico sia il Compound e la gara a squadre è stata sostituita dalla gara mixed team delle seguenti categorie: Arco Olimpico Open, Compound Open, W1.
Nonostante alcune manifestazioni internazionali comprendano anche la partecipazioni di atleti Juniores, in generale per gli arcieri più giovani sono previste apposite competizioni.
- In questo articolo, per coerenza con le date, è stato utilizzato il nome “Federazione Internazionale di Tiro con l’Arco”, ma è doveroso precisare che nel 2011 tale federazione ha cambiato nome in World Archery.
Un grazie sentito alla FITARCO per la collaborazione e la disponibilità nel fornici materiale dettagliato e utile alla stesura di questo articolo.